A Vezza d'Oglio si è costituito un comitato per impedire la costruzione di un Ponte Tibetano voluto dalla Amministrazione Comunale. Sono state raccolte più di 300 firme per un referendum popolare che si terrà il 25 giugno.  L'opera è prevista all'imbocco della Val Grande, Parco Nazionale dello Stelvio, luogo già molto frequentato, amato dagli abitanti del paese e dai tanti turisti e villeggianti, ma assolutamente inutile da un punto di vista logistico e escursionistico in quanto le due località sono già ora raggiungibili da sentieri e strade a piedi e in auto con poco tempo,  mentre proporrebbe il messaggio di una montagna come parco divertimenti, come una Disneyland dell'adrenalina, come luogo del brivido alla portata di tutti. E' questo che vogliamo alle porte di un Parco Nazionale, di una valle "perla delle Alpi"? Già oggi la valle e molto frequentata in tutte le stagioni per la sua bellezza e ricchezza di flora e fauna, anche in periodi di bassa stagione, allorquando i troppi visitatori richiamati dagli accoppiamenti dei cervi stanno creando disagio agli animali. Alla creazione della passerella che gli amministratori definiscono "opera necessaria per creare un effetto Wow, che oggi manca al paese"  si unisce la formazione di nuovi parcheggi per i 40.000 visitatori/anno previsti dal progetto. Il comitato non è contrario per principio ai ponti tibetani o alle passerelle sospese:  in zona di grande fascino c'è quello del Sentiero dei Fiori che ripropone un percorso della grande guerra,  mentre altri simili  potrebbero essere fatti se inseriti  in un percorso attrezzato con  o senza ferrata percorribile da escursionisti di vari livelli. Ovvero opere che non sono fini a se stesse, (un'inutile avanti e indietro, un esercizio circense) avulse dal contesto e dannose per l'ambiente e il paesaggio. IL 25 GIUGNO BISOGNA VOTARE NO. Anche se non hai diritto al voto fai pesare la tua opinione.