Lasciateci l'acqua per abbeverare gli animali e per irrigare prati, orti, giardini

Lasciateci l'acqua per abbeverare gli animali e per irrigare prati, orti, giardini

Lanciata
17 ottobre 2022
Firme: 739Prossimo obiettivo: 1.000
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Lanciata da Marzia Verona

Oggetto: Carenza idrica e disservizi nella gestione della rete per l'irrigazione nel territorio di Nus

Con la presente si intende sottoporre all'attenzione dei soggetti e degli organi destinatari un grave problema che affligge la popolazione nello svolgimento delle attività lavorative e nella vita quotidiana.

Il problema in oggetto si presenta con modalità sempre più gravi a partire dall'estate 2021, con una disponibilità di acqua per l'irrigazione via via inferiore, fino a venire a mancare totalmente in alcuni periodi. L'acqua fornita al territorio con il sistema dei rus viene impiegata principalmente per l'irrigazione (di prati, pascoli, campi, orti, giardini, frutteti, vigneti) oltre che per l'abbeverata del bestiame.

Tali carenze sono imputabili solo marginalmente alla siccità che ha colpito il territorio.

Le problematiche si sono avute, in forme differenti, sia nel periodo di tradizionale funzionamento dei rus e degli impianti d'irrigazione (1 aprile – 30 settembre), sia in quello successivo, in cui nelle derivazioni dei rus era comunque disponibile una discreta quantità di acqua corrente, andando a colpire gravemente lo svolgimento delle attività agro-pastorali aziendali, oltre a causare disagi ai privati cittadini che usufruiscono del sistema idrico.

L'attuale complessa situazione socio-economica sta mettendo a dura prova la sopravvivenza delle aziende agricole soprattutto a causa dei costi di produzione in forte crescita. La disponibiltà di acqua rappresenta un elemento fondamentale per la loro permanenza sul territorio, ma nello stesso tempo lo è anche per gli orti/frutteti privati, sempre più basilari per la sussistenza famigliare.

In un territorio a forte vocazione turistica come quello valdostano, non bisogna inoltre tralasciare l'importanza paesaggistica non solo delle attività agricole e pastorali, ma anche dei giardini che si possono ammirare lungo strade, sentieri e nei centri abitati.

Viste le mutate condizioni climatiche (aumento delle temperature, carenza di precipitazioni sempre più marcata), la disponibilità di acqua fornita attraverso i rus risulta essere sempre più essenziale per le pratiche agro-pastorali, anche in periodi differenti rispetto a quelli consuetudinari attualmente in vigore. Risulta quindi fondamentale rivedere le date (1 aprile – 30 settembre) per consentire l'irrigazione (se necessaria) anche anticipatamente, per poter garantire l'abbeverata degli animali presenti nei prati nella stagione autunnale (inizi di ottobre – metà novembre), così come l'irrigazione degli orti (in mancanza di precipitazioni naturali).

Allo stato attuale per tali attività si è dovuto necessariamente ricorrere all'acquedotto comunale (pur esistendo ordinanze comunali anti-spreco), dal momento che le bovine al pascolo necessitano in media di 100 litri di acqua pro capite al giorno, andando quindi a impattare pesantemente su una rete idrica già in difficoltà a causa della perdurante siccità.

Ai Consorzi idrici si richiede una maggiore comunicazione agli utenti, dal momento che più volte nel corso della stagione l'acqua è venuta a mancare totalmente, causando ulteriori disagi, senza che le aziende venissero informate dei motivi e della durata di tale disservizio.

La disponibilità inferiore di acqua nella stagione in corso è in gran parte condizionata dall'entrata in funzione di alcune centraline idroelettriche facenti riferimento al corso del Torrente Saint-Barthélemy e al Ru de Val. Se è vero che l'acqua viene restituita al territorio dopo l'impiego per produrre energia idroelettrica, ciò avviene nella maggior parte dei casi in aree differenti rispetto a quelle in cui veniva utilizzata originariamente, da cui i disservizi lamentati dalla popolazione.

Si denuncia inoltre dopo il 30 settembre lo svuotamento totale di derivazioni dei rus in precedenza sempre mantenute in funzione nel corso di tutto l'anno, la cui presenza ha infatti permesso anche anticamente lo sviluppo di svariate attività e lo svolgimento di servizi quale mulini, alimentazione di vasche antincendio all'interno dei villaggi, bacini per l'abbeverata del bestiame, ecc…

Confidando che le esigenze espresse dalla popolazione con la presente vengano prese in considerazione nel corso dei futuri interventi e pianificazione,

Alla cortese attenzione di

Sindaco di Nus

Assessore all'agricoltura Nus

Assessore regionale all'agricoltura e risorse naturali

Gestione demanio idrico della Regione Valle d'Aosta

Consorzio irriguo Rivo Val

AREV

Associazioni di categoria (Coldiretti, Unione agricoltori, CIA)

Società di gestione delle centraline idroelettriche (Hydro Dinamics, Energie rinnovabili Arpitane, CVA)

per conoscenza:

Legambiente Valle d'Aosta

UNCEM

Organi di stampa e comunicazione locali

 

 

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