SOPRAVVIVENZA per il comparto dei servizi alla persona e della BELLEZZA

SOPRAVVIVENZA per il comparto dei servizi alla persona e della BELLEZZA

Lanciata
22 aprile 2020
Petizione diretta a
Daniele Franco (Ministro dell'Economia e delle Finanze) e
Firme: 239Prossimo obiettivo: 500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Conf.I.P.E.

Negli ultimi giorni la protagonista indiscussa dei dibattiti politici e giornalistici è la cosiddetta FASE 2, ossia l’ipotetico ritorno alla normalità e di conseguenza la riapertura progressiva di alcune attività commerciali per rimettere in moto un’economia ormai prossima al collasso.
Il Premier Conte ha riunito un Comitato di esperti, nella quale non c’è stato posto per un rappresentante della categoria più importante del nostro Paese: la piccola e media impresa.
E’ evidente che il settore della bellezza, PARRUCCHIERI, ESTETISTE, TATUATORI, NAILS E CENTRI BENESSERE, sarà in ogni caso tra i più penalizzato proprio per la specificità che impedisce quel distanziamento sociale richiesto dal protocollo scientifico.
Chi potrà sostenere i costi relativi al personale, ai canoni di locazione dei mesi di lockdown, alle utenze, all’iva, all’inps, e a tutti quei nuovi costi di adeguamento delle attività per rispettare le disposizioni sanitarie, con un’attività estremamente ridotta e quindi con incassi totalmente diversi da quelli del PRE-COVID19?
Considerato che il lavoro organizzato in questo modo non permette incassi adeguati ne al mantenimento dell'attività ne per far fronte agli impegni economici che questa comporta.
CHIEDIAMO strumenti reali di SOSTEGNO:
1 La totale cancellazione dall'obbligo di versare tasse e contributi a partire dall'inizio del blocco, fino alla fine delle successive fasi, e comunque fintanto che non ci sarà la riapertura totale;
2 Prolungamento della cassa integrazione per tutti i dipendenti fino alla fine di tutte le fasi di riapertura del Paese;
3 Rilascio di contributi a fondo perduto alle aziende, di importo equivalente all’incasso perduto, da calcolarsi sulle entrate dell'anno precedente.
4 Prestiti ad interessi zero della durata di almeno 15/20 anni,
5 Moratoria fiscale e annullamento delle cartelle esattoriali, che potrebbe consentire ulteriore recupero di risorse da reinvestire.
Firma ora anche tu e aiutaci a salvare l'intero comparto! 
CONTATTI: Website, Mail 
PAGINA FACEBOOK: Conf.I.P.E.
GROUPS: Conf.I.P.E.

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