SALVIAMO IL GRANO E LA PASTA ITALIANI, DIFENDIAMO I PRODUTTORI E TUTELIAMO I CONSUMATORI

SALVIAMO IL GRANO E LA PASTA ITALIANI, DIFENDIAMO I PRODUTTORI E TUTELIAMO I CONSUMATORI

Lanciata
14 aprile 2023
Firme: 75.353Prossimo obiettivo: 150.000
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da CIA Puglia

DA CIA-AGRICOLTORI ITALIANI, UNA PETIZIONE POPOLARE ONLINE PER LA SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL GRANO E DELLA PASTA MADE IN ITALY A TUTELA DEI CONSUMATORI E DEI PRODUTTORI

Il grano italiano ha valori nutritivi, livelli di salubrità e standard di sicurezza alimentare di gran lunga superiori al grano estero importato massicciamente e senza controlli adeguati.

Con questa petizione, chiediamo al governo italiano e alle istituzioni di mettere in campo tutte le azioni possibili per il monitoraggio, la trasparenza e la tutela della qualità e delle quantità di grano nazionale utilizzato per la pasta e il pane consumati dagli italiani.

Chiediamo a tutti di firmare questa petizione per salvare il grano italiano da chi maldestramente mette in atto speculazioni a danno dei produttori e dei consumatori. Vogliamo che i cittadini siano sicuri della qualità e della salubrità del grano impiegato per realizzare la pasta e i prodotti da forno che mangiano tutti i giorni. Vogliamo che una pasta 100% Made in Italy sia veramente tale, senza possibilità di inganno.

Chiediamo, attraverso questa petizione, di dar forza all’azione del governo per difendere il cibo italiano e salvaguardare la sovranità alimentare.

Il grano duro è di gran lunga la prima coltura in Italia ed è alla base di prodotti simbolo del Made in Italy come il pane e la pasta. 

L’Italia è il primo paese produttore di grano duro in Europa e il secondo nel mondo. Pur essendo naturalmente vocata alla coltivazione di grano duro, l’Italia resta anche il secondo paese importatore al mondo.

Il prezzo del cereale simbolo del Made in Italy lo determinano i grani esteri che, a differenza di quello italiano, sono prodotti con standard qualitativi, di salubrità e costi di produzione molto più bassi. 

Il crollo in caduta libera del valore riconosciuto al grano duro è un sonoro schiaffo alla nostra agricoltura. Il calo dei listini sui campi e alle borse merci in Italia è da addebitare a movimenti speculativi dovuti agli arrivi incontrollati di grano duro dall’estero e anche alla mancata attivazione di strumenti volti a dare maggiore trasparenza al mercato. A questo, si aggiungono i costi delle materie prime in forte impennata. 

Senza interventi immediati, gli agricoltori saranno costretti ad abbandonare la produzione per scarsa redditività. Il grano duro ha costi di produzione intorno a 1.400 euro per ettaro. Con i prezzi attuali, i produttori non riescono nemmeno a coprire le spese perché sono costretti a vendere a 1.100 euro per ettaro (–300 euro).

Il prezzo del grano è sceso del 40% nelle ultime settimane, mentre il prezzo della pasta sullo scaffale è aumentato in media del 30%. 

Inaccettabile! Questa è una grave speculazione!  

I consumatori conoscono la provenienza del grano dal quale sono state ricavate le farine che compongono pasta e prodotti da forno? È necessario garantire maggiormente la provenienza e la tracciabilità dei grani e, quindi, comunicarli correttamente ai consumatori.

Difendiamo tutti insieme il prodotto italiano, garanzia di qualità e salubrità!

Firmando questa petizione, ci aiuterai a tutelare il grano 100% italiano e a dire:

·      NO alle speculazioni commerciali sulla pelle dei produttori e dei consumatori;

·      NO a chi spaccia falso grano estero piazzandolo come italiano;

·      NO all’arrivo indiscriminato sul territorio italiano di grani stranieri;

·      NO a chi non vuole riconoscere i costi minimi di produzione ai cerealicoltori;

·      NO a frodi che rovinano l’immagine di un prodotto simbolo dell’Italia.

Unisciti a Cia-Agricoltori Italiani per chiedere:

·      SI a maggiori controlli sull’etichettatura;

·      SI all’istituzione della CUN (Commissione Unica Nazionale) del grano duro per una maggiore trasparenza dei prezzi;

·      SI al potenziamento dei contratti di filiera tra agricoltori e industria;

·      SI al Registro Telematico dei Cereali con avvio immediato.

Per ulteriori informazioni:
CIA-AGRICOLTORI ITALIANI
www.cia.it - segreteriapresidente@cia.it

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