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Invitiamo la Commissione europea, il Consiglio d'Europa e i membri del Parlamento europeo a utilizzare con urgenza i mezzi disponibili per impedire l'estradizione di Aleksei Moskalev dalla Bielorussia alla Russia e per garantire il suo trasferimento in un paese sicuro.

Aleksei Moskalev è un padre single della città di Efremov, nella regione di Tula. Sua figlia, la tredicenne Maria che frequenta la prima media, poco dopo l'invasione russa dell'Ucraina ha fatto un disegno con la scritta "No alla guerra" e "Gloria all'Ucraina". Questo ha dato il via alla persecuzione della famiglia Moskalev.

Contro Alexei è stato redatto un protocollo per "screditare" l'esercito russo e poi è stato aperto un procedimento penale. A marzo 2023 lui è stato messo agli arresti domiciliari e Maria è stata portata all’orfanotrofio. Moskalev è stato condannato a due anni di riformatorio, tuttavia, è riuscito a fuggire alla vigilia della sentenza. Ha lasciato il territorio della Russia, ma è stato arrestato in Bielorussia e collocato nel centro di detenzione preventiva di Zhodino, dove è in attesa di estradizione.

Gli attivisti russi per i diritti umani e le iniziative antiguerra, così come molti abitanti della regione di Tula e della Russia nel suo complesso, si sono espressi in difesa della famiglia Moskalev. Questo caso eclatante ha attirato anche l'attenzione dei media stranieri. La persecuzione della famiglia è di natura puramente politica e dimostrativa, volta a intimidire i dissidenti. Essa viola sia le leggi russe che la Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

In precedenza, le organizzazioni russe per i diritti umani – il Centro per i diritti umani Memorial e il progetto mediatico OVD-Info – hanno chiesto alla Commissione europea e al Consiglio d'Europa di utilizzare i mezzi disponibili per impedire l'estradizione di Moskalev dalla Bielorussia alle autorità russe e per garantire il suo trasferimento in un paese terzo – un paese sicuro e disposto ad accogliere Alexei.

Noi, i sottoscritti movimenti civici e antiguerra, siamo solidali con la richiesta di Memorial e OVD-Info e chiediamo alla Commissione europea, al Consiglio d'Europa e ai membri del Parlamento europeo di utilizzare con urgenza i mezzi disponibili per impedire l'estradizione di Moskalev dalla Bielorussia alla Russia e per garantire il suo trasferimento in un paese terzo e sicuro.

La protezione dei diritti umani e delle libertà civili è una priorità per l'Unione Europea e il Consiglio d'Europa. La società civile russa auspica che le istituzioni europee compiano passi decisivi per sostenere la famiglia Moskalev.